Smit è una realtà romana che nasce nel 1994 da un’idea di Massimo Acitelli e Silvia Mossa, dalla loro lunga esperienza nel panorama dell’arredo e della progettazione.

L’obiettivo alla base del progetto è quello di costruire all’interno dello showroom, l’immagine di una casa o di più case, di un interno, di un’idea culturale dove i mobili quali segni del nostro presente non diventino simbolo di prestigio o di status, ma semplici e logiche forme.

L’abitazione di ognuno di noi non prende forma dal vuoto, ma si costruisce attraverso l’eredità di frammenti di dimore passate, intrecciando tracce di vissuto, memorie sedimentate e oggetti carichi di significato.

È un processo di sovrapposizione e trasformazione, in cui ogni elemento aggiunto dialoga con il tempo, custodendo storie e atmosfere che continuano a plasmare il nostro spazio quotidiano.

Oggi a guidare il progetto ci sono Noemi Cananzi e Giulia Ferroni, Architetto e Project Manager.

Oltre alla proposta di aziende storiche, Smit solo mobili italiani, continua la sua personale ricerca rispetto alle nuove proposte e tendenze, mantenendo immutata l’intenzione che ha dato vita a questa realtà.